Femminismo egiziano: primi passi?

L’ottenimento dei diritti da parte delle donne in Egitto sembra essere ancora troppo lontano. Ma già qualcuno comincia a muovere i primi passi, tra scrittori e giornalisti.

‘C’è una grande bisogno di voci femminili, nella scena pubblica, religiosa e sociale’. Così esordisce l’autore emergente egiziano Ahmed El Fiky, scrittore di Operazione 9/11 e già concentrato su una nuova opera, che tratta i diritti delle donne nell’Egitto post-rivoluzione. ‘Scrivo questo libro per dare speranza a quelle donne che vogliono vedere un cambiamento, per fare capire loro che ci sono anche uomini interessati a lottare per la loro causa’.

Secondo un report dell FIDH, la federazione internazionale per i diritti umani, il 99% delle donne egiziane ha subito violenza sessuale almeno una volta nella vita, e il 50% degli uomini ammette di esserne stato la causa.

E l’autore non è il solo a pensarla così. In occasione della recente manifestazione il Tempo delle Donne alla Triennale di Milano, la nota giornalista egiziana Mona Eltahawy afferma ‘è necessaria una rivoluzione sessuale in Egitto davanti a una società troppo spesso patriarcale, che tende a escludere le donne. E l’educazione sessuale è l’unico modo per portare dei cambiamenti’.

Eltahawy fa parte dell’associazione Musawah, dall’arabo ‘Eguaglianza’, fondata nel 2009 a Kuala Lumpur, ad oggi uno dei movimenti musulmani femministi più attivi a livello globale.