In Qatar, un uomo d’affari franco-algerino è stato condannato a morte, suscitando preoccupazioni e critiche da parte del suo avvocato e dell’opinione pubblica internazionale. L’avvocato di Taieb Ben Abdel Rahman ha denunciato la condanna a morte e ha sollevato preoccupazioni riguardo al “silenzio completo” del Ministero degli Affari Esteri francese nonostante fosse stato informato della situazione, secondo quanto riferito dall’Agence France-Presse.
Il Ministero degli Affari Esteri francese ha risposto affermando che non aveva ricevuto richieste di protezione consolare per Ben Abdel Rahman nel 2020, periodo in cui sarebbe stato detenuto in Qatar prima di tornare in Francia.
Un funzionario del Qatar ha dichiarato che, dopo un’indagine approfondita sul caso, Taieb bin Abdul Rahman e altri sono stati ritenuti colpevoli di spionaggio per conto di un paese straniero. Ha sottolineato che all’imprenditore è stato garantito il diritto di difendersi sia a livello locale che internazionale durante tutto il processo, ma non ha commentato la pena di morte in sé.
È importante notare che il Qatar raramente applica la pena di morte, solitamente commutandola in ergastolo. Amnesty International ha segnalato che nel 2020 il Qatar ha eseguito la sua prima condanna a morte in 20 anni.
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