Oggi voglio condividere con voi un frammento di bellezza. Di bellezza in versi. Si tratta delle strofe finali della poesia di Adonis intitolata “Ecco il mio nome”, che gioca con il nome reale del poeta siriano, Ali Ahmad Sa’id Isbir. La potete trovare completa nell’omonima raccolta, tradotta da Francesca Corrao, edita da Donizzelli nel 2009.
“Non resta che la follia
Ecco ora la vedo alla finestra della mia casa
sveglio tra le pietre deste
come un bambino a cui un mago ha insegnato
che nel mare c’è una donna
che portava la sua storia in un anello
e che verrà
quando si spegnerà il fuoco del focolare
e la notte scioglierà le sue tristezze
nella cenere del focolare…
…ho visto a storia di un drappo nero come foresta in cammino
non ho scritto la data, vivo nella nostalgia del fuoco, nella rivolta
nella magia del suo veleno creatore
la mia patria è questa scintilla, questo lampo nelle tenebre del tempo
che resta…”
(1 gennaio 1969)
Buona lettura!