Siamo a luglio, c’è chi è in vacanza (come la sottoscritta), c’è chi lavora ma sta programmando la vacanza, c’è chi non andrà in vacanza… È innegabile però che l’estate sia arrivata. Per questo motivo voglio consigliarvi un libro che non sia troppo impegnativo, senza politica di mezzo, ma allo stesso tempo avvincente.
Si intitola “Gli odori di Marie Claire” e racconta una storia d’amore tra due persone a Parigi. I due si incontrano, si amano, vanno a convivere, ma fin dall’inizio l’autore ci dice che la storia è destinata a finire (tranquilli, nessuno spoiler). Finisce così, senza un motivo preciso, semplicemente si logora come molte storie d’amore.
Le vicende sono narrate dal punto di vista di lui, Mahfudh, di origine tunisina che lavora come portiere in un hotel e saltuariamente come professore universitario e Marie Claire, appunto, una ragazza parigina. La bellezza del libro, però sta proprio nel fatto di non trattare nessun problema di integrazione, nessuna differenza culturale come difficoltà assolute di tutti gli immigrati, ma di vederle come accadono nella realtà, in maniera semplice e quotidiana. Mahfoudh ci racconta la sua storia con Marie Claire con tenerezza e autenticità, alternando momenti di dolcezza a litigate e fraintendimenti.
Habib Selmi è un autore tunisino che vive a Parigi, ma ha deciso di continuare a scrivere in arabo, a differenza di molti altri scrittori maghrebini. È stato nominato più volte all’International Prize for Arabic Fiction, il Booker arabo.
“Gli odori di Marie Claire” è stato tradotto da Elisabetta Bartuli e Marco Soave e pubblicato da Mesogea nel 2013.
Buona Lettura!
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