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Usa, Trump contesta i risultati della CIA sull’omicidio Khashoggi

al-Jazeera    (23/11/2018)              Traduzione e sintesi di Katia Cerratti

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha smentito la valutazione della CIA secondo cui il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha ordinato l’uccisione del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi, insistendo sul fatto che l’agenzia ha avuto “sensazioni” ma non lo ha condannato fermamente per la morte.

La scorsa settimana, funzionari dell’intelligence dell’agenzia americana hanno riferito che un’operazione del genere avrebbe avuto bisogno dell’approvazione del principe Mohammed, noto anche come MBS, leader di fatto del regno. Giovedì scorso, citando veementi dinieghi da parte di MBS e di Re Salman, Trump ha difeso la monarchia saudita, dicendo che non hanno commesso “questa atrocità”. “Odio il crimine, odio l’insabbiamento, ti dirò questo: il principe ereditario lo odia più di me, e loro l’hanno negato con veemenza”.

Alla domanda su chi debba essere ritenuto responsabile dell’omicidio, Trump si è di nuovo rifiutato di dare la colpa, sposando invece una cupa visione del mondo che condivide spesso con i suoi consiglieri. “Forse il mondo dovrebbe essere ritenuto responsabile perché il mondo è un posto vizioso, il mondo è un posto molto, molto vizioso”. Sembrava anche suggerire che tutti gli alleati degli Stati Uniti si fossero resi colpevoli dello stesso comportamento, affermando che se altri paesi rispettassero i criteri applicati dai critici all’Arabia Saudita negli ultimi giorni, “non avremmo potuto avere nessuno come alleato”.

Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, ha dichiarato che i commenti di Trump indicano che sta chiudendo un occhio sull’incidente. Parlando all’emittente locale CNN Turk, Cavusoglu ha aggiunto che gli Stati Uniti non avevano informato la Turchia di una registrazione audio in cui si può ascoltare MBS che chiede che  Khashoggi venga “messo a tacere il più presto possibile”.

Funzionari turchi hanno ripetutamente affermato che l’omicidio è stato intenzionale e che hanno esercitato pressioni sull’Arabia Saudita per estradare i responsabili e processarli. Federica Mogherini, capo degli affari esteri dell’UE, ha affermato che deve esserci un’indagine “trasparente” e “credibile” sull’omicidio di Khashoggi. ” Coloro che sono veramente responsabili di questo terribile omicidio, devono rendere conto”, ha detto in una conferenza stampa ad Ankara.

I critici del Congresso e alti funzionari di altri paesi, hanno accusato Trump di ignorare i diritti umani e di dare all’Arabia Saudita un lasciapassare per motivi economici, compresa la sua influenza sul mercato petrolifero mondiale. Bessma Momani, professore all’Università di Waterloo in Canada, ha detto che non si sorprende per il fatto che l’amministrazione Trump abbia ripetutamente difeso i suoi legami con la monarchia saudita nonostante la condanna internazionale. ” Trump ha avuto molte opportunità di tenere a bada Mohammed bin Salman, per chiarire che non solo tutto ciò era inaccettabile, ma che ci sarebbero state conseguenze. Invece Trump ha reso molto chiaro che considera la relazione strategica per contrastare l’influenza iraniana nella regione. Ha continuato a suggerire che c’è un’enorme quantità di denaro da fare, sia nel preservare il l commercio di armi USA-Arabia Saudita, sia per la fornitura illimitata di petrolio saudita nell’economia mondiale “.

Momani ha aggiunto che la pressione internazionale su MBS non aumenterà molto, con l’Inghilterra e la Francia riluttanti a mettere a repentaglio il loro contratto con i Sauditi: “Molti paesi si allineeranno, in particolare i paesi che hanno accordi commerciali di grande portata con i sauditi, specialmente il Regno Unito e la Francia, ad esempio, non credo che altri leader vogliano creare problemi, ma potremmo vedere leader come Angela Merkel, che sa di essere in una posizione debole, ha 18 mesi ancora al potere e non ha un accordo commerciale molto forte con i Sauditi. “Potrebbero fare qualcosa di audace”, ha detto. MBS è attualmente in tournée in Medio Oriente, soprannominata “un tour di paesi fratelli”, e dovrebbe partecipare al summit del G20 in Argentina la prossima settimana. Nader Hashemi, direttore del Center for Middle East Studies presso l’Università di Denver, ha detto che il viaggio potrebbe mettere MBS in un possibile pericolo legale sotto la politica della giurisdizione universale, secondo il diritto internazionale.

“Se c’è una causa contro il principe ereditario saudita per crimini di guerra o omicidio da un altro tribunale che è considerato credibile, allora al suo arrivo a Buenos Aires potrebbe essere emessa un’accusa contro di lui”, ha detto Hashemi ad Al Jazeera.“Quindi, sospetto che questo sia qualcosa che i suoi avvocati e consulenti stanno esaminando e spero che i gruppi per i diritti umani in Argentina stiano preparando una causa contro il principe saudita, non solo per l’omicidio di Jamal Khashoggi, ma anche per quello che il principe ha fatto in Yemen.”

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Katia Cerratti

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