Cari amici, ho avuto notizia di un progetto che si occupa di realizzare i sogni di molti giovani e giovanissimi palestinesi. Penso sia bello, oltre che doveroso, aiutare l’associazione che se ne occupa ad avere maggiore visibilità per concretizzare quanto più possibile i suoi obiettivi. La musica, ancora una volta, dimostra di essere un ponte per la pace e per l’elevazione sociale e culturale delle persone, in questo caso giovani ricchi della speranza di una vita migliore.
Il progetto che vi presento è “Il Violinista” e si prefigge di raccogliere fondi per 50 borse di studio per bambini/e e ragazzi/e dei campi profughi palestinesi di Qalandiah. L’iniziativa è nata all’interno della scuola di musica di Ramzy Abdu Redwan – Al Kamandijati. L’evento organizzato si svolgerà il 26 settembre 2015 presso il Teatro Verdi, in via Pastrengo, 16, Milano. Sarà presente Luisa Morgantini, presidente dell’Associazione Assopace Palestina, oltre che promotrice del progetto, insieme alla Consigliera Comunale Anita Sonego, al cantante palestinese Faisal Taher, al Coro hispanoamericano di Milano, al Coro femminile Good News e ad un gruppo di studenti della Scuola Civica di Milano. Parteciperà anche Moni Ovadia.
Vi saluto riportandovi direttamente le parole di Luisa Morgantini:
Mie cari e mie care,
questo è il meraviglioso progetto che come Assopace Palestina abbiamo di recente assunto con “Il Kamandjati” di Ramallah (Il violinista). Il progetto consiste nella raccolta fondi per borse di studio per la scuola di musica fondata da Ramzy Aburedwan che da molti anni, attraverso l’Associazione Al Kamandjati, ha avviato un’importantissimo lavoro di ricostruzione del tessuto sociale, dell’identità e della vita in Palestina attraverso la musica e la cultura. Il progetto dunque, si caratterizza fortemente come missione di pace e solidarietà e proprio per questo è in linea con i principi che Assopace Palestina da sempre promuove. Desidero ringraziare fin da ora tutte le persone, le scuole e le Associazioni che man mano aderiscono all’iniziativa. Il cammino, però, è ancora lungo e perciò abbiamo bisogno di aiuto su tanti piani; dalla diffusione della campagna al sostegno economico vero e proprio anche attraverso il versamento di piccole quote. Diamoci da fare, dunque, pensando e organizzando eventi, parlando e comunicando l’importanza dell’azione. Dovremo raccogliere 40.000 euro entro qualche mese. Ce la faremo? Penso di sì se ci mobiliteremo in tanti. Come inizio abbiamo avuto un buon riscontro da parte di personaggi pubblici, associazioni, scuole, persone comuni e amici che credono come noi, nella forza della musica come vettore di cambiamento sociale. È davvero un buon inizio. Nelle pagine seguenti, troverete tutte le spiegazione e i riferimenti dell’operazione.
Un abbraccio.
Luisa Morgantini