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Sposata ad un altro uomo

SposataDopo il primo Congresso sionista del 1897 a Basilea nel quale si discusse l’idea di costruire uno Stato ebraico in Palestina, i rabbini di Vienna inviarono due rappresentanti  a studiare se il paese avesse le caratteristiche per questa impresa.

I rappresentanti risposero ” La sposa è bella ma sposata ad un altro uomo” , ammisero quindi che la Palestina non era ” una terra senza popolo per un popolo senza terra ”

La Palestina era abitata da palestinesi che improvvisamente vennero travolti da quella che lo storico israeliano Ilan Pappe ha definito una pulizia etnica che tutto il mondo dovrebbe considerare un crimine.

Sessantacinque anni non sono bastati per far ammettere agli israeliani le loro colpe e far prevalere nei  palestinesi martoriati un desiderio di tranquillità anche se questo sembrerebbe cedere in favore di Israele.

La scrittrice palestinese Ghada Karmi nel suo libro Sposata ad un altro uomo, considera che l’unica soluzione sia quella di uno Stato unico laico e democratico nel territorio della Palestina storica che assicuri a tutti i cittadini, arabi, ebrei e di altre culture e religioni, uguali diritti di cittadinanza.

Ghada Karmi è consapevole che l’ipotesi di uno Stato unico da parte di una palestinese può essere oggetto di accuse di utopismo, antisemitismo o tradimento ma è sicura che il superamento dei pregiudizi sia da parte israeliana che da parte palestinese sia l’unico modo per risolvere una questione che ha nuociuto non solo alla Palestina ma a tutto il mondo arabo lasciando che le potenze mondiali strumentalizzassero questo conflitto a loro vantaggio.