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La pulizia etnica della palestina

Per ricordare la Nakbanakba33, la catastrofe che nel 1948 si abbattè sulla Palestina ho ripreso in mano un libro che trovo stupendo.

La pulizia etnica della Palestina di Ilan Pappe è un libro scritto da uno storico israeliano che chiede la verità per i palestinesi e la sincerità di Israele, convinto che solo ammettendo gli errori si possa arrivare ad una pace che renderebbe giustizia ai palestinesi e forse, dopo 65 anni, potrebbe dare l’avvio ad una nuova storia del Medio Oriente.

Un indagine accurata negli archivi israeliani che porta ad una visione chiara di quanto è accaduto nel ’48 in contrasto con la versione tramandata dalla storiografia ufficiale .

La pulizia etnica della Palestina era stata pianificata già dagli anni Trenta, programmata in modo sistematico in modo da far credere a tutto il mondo che i palestinesi e i loro alleati arabi si erao rifiutati di difendere i loro territori.

E’ strano come una popolazione, quella di Israele, celebri la nascita della sua nazione il 14 maggio non pensando al dolore di un popolo quello palestinese, costretto ad accettare l’emigrazione, la prigione, la morte perchè lo stato ebraico potesse crescere e rafforzarsi fino ai nostri giorni.

Come si può vivere in pace sapendo che per farsi spazio c’è voluto l’allontanamento di altre persone?

I dolori dei popoli sradicati dalle loro terre sono sempre grandi e rimangono indelebili nei cuori per sempre trasmettendosi con rabbia alle generazioni successive che non sanno più a chi imputare le disgrazie passate.

Ebrei e palestinesi hanno sofferto degli stessi dolori e nessuno dei due può godere della pace dell’anima.

Solo la sicerità degli uni verso gli altri potrebbe porre fine ad una tristezza che ha distrutto il cuore dei palestinesi e che non permette agli israeliani di sorridere delle proprie conquiste.