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Nouakchott nuova arena di scontro tra Marocco e Algeria?

Di Khaled Majdoub. Hespress (10/05/2015). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo.

La recente crisi diplomatica tra l’Algeria e la Mauritania, che ha visto l’espulsione reciproca di funzionari diplomatici, ha fatto riaffiorare la questione delle relazioni tra Algeri, Nouakchott e Rabat, dopo che diversi osservatori hanno notato che la crisi è sicuramente legata ai rapporti con il Marocco.

In particolare, gli osservatori sono convinti che la questione del Sahara occidentale sia il principale fattore a determinare la tensione tra i tre Paesi del Maghreb arabo, cosa che sottolinea la reciproca influenza che i rapporti bilaterali tra due Stati hanno su un terzo, soprattutto quelli tra Marocco e Algeria.

Anche secondo Mohammed Benhammou, presidente del Centro Marocchino di Studi Strategici (CMES), la recente crisi mauritana-algerina è legata direttamente o indirettamente alle sorti del suo Paese, sottolineando che “la questione del Sahara è il motore di tutta una serie di altre problematiche che costituiscono nell’insieme il nucleo centrale delle relazioni con l’Algeria”.

Da parte sua, Taj al-Din al-Hussein, esperto marocchino di relazioni internazionali, ha commentato che “i rapporti tra i tre Paesi sono caratterizzati da una sorta di equilibrio regionale e geostrategico con molte oscillazioni in direzioni diverse”, dove “il Marocco e l’Algeria sono considerati i due assi centrali e le altre parti in campo si muovono tra un asse e l’altro a seconda dei loro interessi per mantenere tale equilibrio”. Al-Hussein ha poi spiegato che “la questione del Sahara grava pesantemente sull’ago della bilancia tra i due assi e la solidarietà della Mauritania con l’una o l’altra parte dipende dai vantaggi” che essa ne può trarre.

A questo proposito, Benhammou ha ricordato che “i rapporti tra Rabat e Nouakchott sono da poco usciti da un clima freddo e apatico, in particolare nel momento in cui la Mauritania si è resa contro di non poter stare al passo con l’Algeria in termini di sostegno al fronte Polisario” e di conseguenza “Algeri ha cambiato retorica verso Nouakchott”.

Benhammou, infine, non crede esista una possibilità di cambiamento nei rapporti tra il Marocco e l’Algeria, soprattutto quando si tratta di Sahara occidentale, in quanto “è l’essenza della dottrina del regime algerino”. A meno che non si produca un cambiamento a livello di intelligence militare, che secondo lo studioso è il più importante potere decisionale del Paese, i capi di Stato e le loro politiche non riusciranno mai a dissipare la tensione tra Rabat e Algeri.

Nouakchott sarà dunque una nuova arena di scontro tra i due pilastri del Maghreb arabo? Invece di costruire un’unione forte, sembra che i tre Paesi continuino le loro inutili lotte. In un mondo di alleanze e cooperazione, gli Stati maghrebini continuano ad allargare il divario invece di cercare di ridurlo.

Khaled Majdoub è un corrispondente marocchino per l’agenzia turca Anadolu.

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