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Iraq: la Corte accusa al-Hashemi di 150 esplosioni e uccisione deputati e funzionari

Dar al-Hayat (17/02/2012). La Corte giudiziaria irachena ha accusato ieri il vice presidente dell’Iraq nonché attuale presidente del Kurdistan, Tareq al-Hashemi, di essere coinvolto nell’attuazione di 150 operazioni “terroristiche, tra cui l’esplosione di autobombe, l’uso di missili e altri esplosivi”. Uno dei giudici inoltre avrebbe dichiarato di aver ricevuto minacce dallo stesso al-Hashemi e da uomini del suo personale. Secondo un portavoce della Corte, al-Hashemi sarebbe coinvolto anche nell’assassinio di funzionari ed esponenti della Camera dei deputati. Lo scorso dicembre il ministero dell’Interno aveva fornito i resoconti di alcuni uomini di Hashemi, insieme ad un ordine d’arresto. Questo, oltre ad aver causato una crisi politica, l’aveva costretto a spostarsi nella regione del Kurdistan, dichiarando che tutte le accuse erano state fabbricate ad hoc. Chiese allora che il suo caso fosse portato all’attenzione delle corti regionali, oppure a Kirkuk, ma la sua richiesta è rimasta inascoltata. Un rappresentante della commissione che investiga sul caso, il giudice Sa’ad al-Lami, ha parlato di minacce ricevute da al-Hashemi e che ha spiegato così: “In molte interviste, incluse alcune alla Bbc, al-Hashemi ha fatto il mio nome. La considero come una minaccia e ciò gli dà la responsabilità di ogni evento che intacchi me e la mia famiglia”.