Al-Masdar Online (27/09/2012). Ieri Human Rights Watch ha bocciato l’inchiesta aperta dal governo yemenita sul massacro compiuto a Sana’a il 18 marzo 2011 ai danni dei manifestanti di Piazza del Cambiamento. L’organizzazione ha chiesto pertanto alle autorità yemenite di ordinare nuove indagini su quello che viene considerato il più grave atto di repressione dei servizi di sicurezza del deposto governo di Ali Abdullah Saleh. L’inchiesta governativa dovrebbe portare sul banco degli imputati 78 ufficiali, ma a oggi, alla vigilia dell’inizio delle udienze, 30 di loro risultano latitanti. Tra questi i due presunti principali responsabili, che avrebbero organizzato gruppi di sostenitori del regime (probabilmente reclutati tra le fila dello stesso esercito), che a volto coperto spararono sui manifestanti. Nel corso delle indagini tuttavia nessun interrogatorio è stato disposto per gli ufficiali delle forze di sicurezza, neanche per indagare su un’eventuale loro l’incapacità di difendere i manifestanti dalle squadre armate.
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