Di Lucia Guarano. The National (02/07/2014). Traduzione e sintesi di Claudia Avolio.
“Siria: Splendore e Dramma” è una mostra che poggia la prima pietra miliare in direzione di una consapevolezza globale circa la distruzione del retaggio culturale siriano. La mostra – visitabile fino al 31 agosto a Palazzo Venezia, Roma – si concentra sui danni già perpetrati e sui rischi a cui vanno incontro altri siti legati al passato islamico e cristiano della Siria, come le rovine romane di Ebla e Palmira e la cittadella di Aleppo.
“Siria: Splendore e Dramma” comprende 20 opere di alcuni dei maggiori musei italiani e vuole gettare una luce sulle civiltà che hanno prosperato in Siria. Come ricorda Francesco Rutelli (uno dei promotori dell’evento, ndr), “in vista della Conferenza Internazionale dell’UNESCO nel maggio dello scorso anno è stato lanciato un appello per la demilitarizzazione di alcuni tra i più importanti siti archeologici del mondo per scongiurare una distruzione irreparabile”.
“I siti identificati,” continua Rutelli, “sono la cittadella di Aleppo, il suo suq e la moschea omayyade, Bosra (Siria meridionale), la cittadella di Qalaat al-Madiq ad Apamea, Qalat Siman (la chiesa di Simeone Stilite, la più antica chiesa bizantina che sia rimasta) ed Ebla”. I siti insieme a molti altri hanno bisogno di essere monitorati con urgenza: nell’ambito della mostra una grande foto scattata dal satellite testimonia gli scavi illegali che stanno avendo luogo in Siria.
L’evento è stato promosso dal ministero italiano della Cultura, curato da Daniela Porro sotto il patrocinio dell’UNESCO e messo insieme grazie alla partecipazione di Paolo Matthiae, archeologo che dirige la spedizione ad Ebla e capo della missione archeologica italiana in Siria. Ad accompagnare i visitatori toccanti video e le musiche del grande compositore italiano Ennio Morricone.
“In uno dei video,” conclude Rutelli, “vediamo una ragazza costretta a smettere di cantare per via di una bomba. Speriamo che un giorno non troppo lontano ricominci a cantare”.
Ecco il video diffuso dal canale Youtube “Priorità e Cultura”, dalla regia di Matteo Barzini e le musiche donate dal Maestro Ennio Morricone:
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