Yedioth Ahronoth (02/12/2012). In risposta al voto ONU, il governo di Israele ha fatto sapere che intende sospendere i fondi destinati ai palestinesi. “Userò quei soldi per coprire il loro debito con la Israel Electric Corporation,” ha detto il ministro israeliano delle Finanze, Yuval Steinitz. La mossa segue l’approvazione di 3000 nuove case israeliane e l’avanzare dei lavori per collegare Gerusalemme alla città di Ma’aleh Adumim – passo che secondo Israele potrebbe “prevenire la creazione di un vicino Stato Palestinese”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che “l’attacco al sionismo e allo Stato di Israele ci obbliga a rinforzare ed accelerare la messa in atto dei piani d’insediamento in tutte le zone che il governo ha identificato”. Netanyahu ha proseguito dicendo: “Queste non sono parole mie, ma del governo del primo ministro Yitzhak Rabin” pronunciate “nel 1975 in seguito alla risoluzione ONU che aveva comparato il sionismo al razzismo”.
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