Libia: il nono esercito

libia bandiera libica

di Jibrayl al-Ubaidy, Sharq al-Awsat (24/042018). Traduzione e sintesi di Mario Gaetano.

A tre anni dalla sua rinascita, l’esercito libico si posiziona al nono posto nella classifica stilata dall’istituto “Global Fire Power” per organizzazione tattica e strategia.
La forza militare libica è in continua crescita, nonostante le difficoltà che ha affrontato, vedi i bombardamenti della NATO del 2011 che hanno aperto i magazzini dell’arsenale di Gheddafi, lasciando il suo contenuto alla mercé dei gruppi terroristici, quasi come se il piano fosse stato quello di distribuire armi, allo scopo di diffondere il caos; caos che Condoleeza Rice ha definito “disordine morale”.
L’esercito libico è risorto dalle sue ceneri nonostante la voluta mancanza di fondi e le macchinazioni dell’Islam politico di creare forze parallele, ovvero milizie, prima legalizzate dal Congresso Nazionale (il Parlamento) nel 2012, e poi equipaggiate e stipendiate dal Consiglio di Sicurezza nel 2013.
Tra le decisioni prese dal Congresso, vi è il pensionamento anticipato degli ufficiali più anziani ed efficienti dell’esercito; va segnalato, inoltre, il tentativo vergognoso da parte dei deputati dell’Islam politico di controllare il Congresso, spingendo il ministero della difesa ad acquistare un’ingente quantità di esplosivi ed armi silenziate con le quali sono stati assassinati più di 800 ufficiali e piloti della città di Bengasi nel 2013.
Come già detto all’inizio, oggi l’esercito libico è il più forte tra i 34 stati africani. Un simile riconoscimento internazionale è merito del grande sforzo dei nazionalisti e degli ufficiali coraggiosi che hanno fatto recuperare all’esercito il suo ruolo e il suo prestigio. Tra le personalità che sono state protagoniste di questa rinascita, vi è sicuramente il generale Khalifa Haftar, decorato con la medaglia egiziana della guerra di ottobre del 1973, il quale insieme ai suoi uomini è riuscito a ricostruire un esercito, che solo pochi anni prima contava pochissime unità.
Le forze armate libiche sono state istituite nel 1949 allo scopo di sottrarre il Paese alle grinfie dell’Islam politico e del terrorismo. Proprio per questo motivo, l’esercito si considera il protettore dello stato; quell’istituzione che, malgrado le difficoltà di vario genere, vedi gli embarghi internazionali, le cospirazioni dell’Islam politico e di personalità religiose ai suoi danni, non ha smesso di combattere il terrorismo.
Oggi l’esercito è pronto a sconfiggere l’estremismo che minaccia la Libia, esso è stato rifondato secondo un ordine, una gerarchia e una disciplina militare, che lo rendono non solo un esercito di combattenti, ma anche una vera e propria istituzione militare.

Jibrayl al-Ubaidy è uno scrittore e ricercatore libico.

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