I talebani sospendono il dialogo con il governo afghano sui prigionieri

Gli osservatori: la sospensione dei negoziati da parte dei talebani comporterebbe un’escalation di violenza e minaccerebbe il piano di ritiro delle truppe statunitensi.

di Redazione Al Arab, (07/04//2020). Traduzione di Chiara Russo

Kabul – Il movimento dei talebani in Afghanistan ha annunciato la sospensione del dialogo con il governo afghano sui prigionieri e ha confermato che la commissione non parteciperà ad alcun incontro con il governo afghano, a partire da martedì [7 aprile N.d.R.], sottolineando che sarebbe “inutile”, mentre un funzionario del governo afghano ha confermato che il governo continuerà il lavoro per il piano di rilascio dei prigionieri.

“Chiediamo ai talebani di non vanificare l’operazione, presentando delle giustificazioni subito”, ha dichiarato Javid Faisal, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale di Kabul.

Il portavoce dell’ufficio politico dei talebani, Suhail Shaheen, ha dichiarato in un tweet che il movimento ha inviato una delegazione di tre membri a Kabul al fine di monitorare il rilascio dei prigionieri e aiutare in tal senso. Si prevedeva di avviare il processo di rilascio dei prigionieri secondo l’accordo di Doha tra talebani e Washington, ma tale processo non è ancora iniziato ed è stato ritardato da più pretesti.

Shaheen ha aggiunto che il movimento “ha deciso che la sua delegazione, a partire da martedì, non avrebbe partecipato agli incontri con il governo afghano poiché sono inutili”.

L’accordo raggiunto dagli Stati Uniti e dai talebani alla fine di febbraio rappresenta la migliore opportunità per fermare la guerra che dura da 18 anni. In base all’accordo, le forze internazionali guidate da dagli USA si ritireranno in cambio delle garanzie di sicurezza offerte dai talebani.

Ma la pace dipende dalle trattative tra il governo afghano, appoggiato dagli USA, e i militanti. Lo scambio di prigionieri mira a rafforzare la fiducia tra le due parti per condurre questi negoziati.

La sospensione talebana dei negoziati porterebbe a un’escalation di violenza, che a sua volta minaccerebbe il piano di ritiro delle truppe statunitensi, obiettivo primario del presidente Donald Trump.

Una squadra di tre membri talebani sarebbe arrivata a Kabul il mese scorso dal Qatar per iniziare il processo di scambio di prigionieri. La scorsa settimana, i funzionari afghani hanno dichiarato che avrebbero rilasciato 100 prigionieri talebani malati o di età superiore ai 50 anni.

In cambio, i talebani avrebbero dovuto rilasciare 20 membri delle forze di sicurezza afghane. In definitiva, entrambe le parti mirano a liberare tutti i seimila prigionieri in detenzione.

Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha accolto con favore l’arrivo dei talebani a Kabul, descrivendolo come una buona notizia. Nonostante la pandemia del coronavirus, Pompeo si è recato il mese scorso a Kabul e Doha per cercare di risolvere l’operazione di scambio di prigionieri.

Funzionari del governo afghano hanno affermato che i talebani chiedono il rilascio di comandanti di alto rango coinvolti in alcuni degli attacchi più violenti degli ultimi anni.

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