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Hassan Nasrallah: “Difenderemo i reliquiari sciiti dell’Iraq”

NasrallahNow Lebanon (17/06/2014). Traduzione e sintesi di Francesca Passi.

A seguito della conquista di ampie regioni dell’Iraq da parte dell’ISIS – o ISIL (Stato Islamico dell’Iraq e del Levante), Sayyed Hassan Nasrallah, Segretario Generale di Hezbollah, ha affermato che il suo partito è ben disposto a intervenire al fine di salvaguardare i sacrari sciiti presenti in Iraq.

Infatti, durante il suo incontro con i leader del movimento Imam al-Mahdi Scouts, in occasione del ventinovesimo anniversario della fondazione del gruppo, Nasrallah ha fatto riferimento alla questione irachena e ha annunciato: “Faremo tutto ciò che ci verrà chiesto di fare e andremo ovunque sarà necessario andare!”.

Il leader di Hezbollah ha inoltre dichiarato: “Siamo pronti a sacrificare i nostri martiri in Iraq fino a cinque volte più di quanto abbiamo fatto per la Siria, poiché vogliamo proteggere i reliquari iracheni che sono molto più preziosi dei sacrari siriani”.

Nasrallah ha poi voluto precisare: “Sono finiti i tempi nei quali si assisteva impotenti alla distruzione e dissacrazione dei templi religiosi di Najaf, Karbala e Samarra”.

Inoltre, il leader sciita ha voluto porre una domanda interessante al suo pubblico: “Con quale coraggio potremo presentarci un giorno all’Imam al-Mahdi se ora lasciamo che le reliquie di Samarra vengano danneggiate?”.

Allo stesso tempo, il segretario di Hezbollah ha voluto rassicurare il pubblico e rivelare la propria fonte di sollievo alla questione, dicendo: “Caro popolo iracheno, cari ecclesiastici, finché ci sarà un uomo chiamato Sayyed Ali Husseini Khamenei, il nostro grande leader, e finché ci sarà una resistenza, nulla potrà rappresentare un pericolo per i nostri sacrari sparsi per il mondo”.

In aggiunta, Nasrallah non ha dimenticato di fare appello ai propri sostenitori affinché questi si astengano dallo sparare in aria durante i funerali dei combattenti di Hezbollah. Ha poi terminato il proprio discorso ribadendo che la venuta dell’Imam al-Mahdi sia ormai imminente.

Dal canto suo, Nuri al-Maliki, Primo Ministro iracheno, ha dichiarato che il governo iracheno sarà pronto ad armare i civili che vorranno volontariamente prendere parte alla battaglia. Finora, migliaia di persone hanno già espresso il proprio consenso.

D’altronde, venerdì scorso, il Grande Ayatollah Ali al-Sistani aveva già fatto appello alla lotta contro i terroristi dell’ISIS; la richiesta dell’autorevole ecclesiastico sciita favorirà senza dubbio il reclutamento di nuovi combattenti sciiti.

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