(Agenzie). Nei giorni scorsi, gli abitanti di Teheran hanno avuto una sorpresa: i cartelloni pubblicitari della loro città sono stati sostituiti da copie di opere di artisti iraniani e stranieri, tra cui Picasso, Braque, Matisse e Van Gogh.
La comparsa di queste opere d’arte ammorbidisce l’atmosfera di caos e inquinamento del grande agglomerato che conta oltre 12 milioni di abitanti.
Gli automobilisti, mentre sono bloccati nel traffico di Teheran, possono ammirare “I Girasoli” di Vincent Van Gogh, “L’urlo” di Edvard Munch, “The Blue Window” di Henri Matisse e molte altre opere anche iraniane.
Un totale di 200 opere di artisti occidentali e asiatici sono state riprodotte accanto a quelle di 500 artisti iraniani e saranno in mostra per le strade per dieci giorni. Per non creare polemiche, nessun artista vivente è stato scelto per partecipare a questa operazione culturale chiamata “Una galleria d’arte dalle dimensioni di una città”.
“Quello che hanno fatto a Teheran è incredibile (…) si tratta di un’azione culturale esemplare”, ha detto con favore Lilie Gholestan, la proprietaria di una delle più antiche gallerie d’arte di Teheran, in una dichiarazione pubblicata dal quotidiano Shargh .
Le autorità municipali hanno tenuto a negare qualsiasi scopo politico dietro questa operazione.
Mai stato a Teheran.