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Egitto: proteste nelle strade di Ismailia, Port Said e Suez

Egyptian protestersEgypt Independent (29/01/2013). Migliaia di egiziani si sono riversati per le strade di Ismailia, Port Said e Suez dopo le nove di ieri sera, in netto contrasto con la decisione del presidente Morsi di attuare un coprifuoco nella zona dalle 21:00 alle 6:00. Morsi ha inoltre dichiarato lo stato d’emergenza nei tre governatorati dopo che negli scontri – soprattutto a Port Said – sono morte almeno 50 persone. Circa 3000 manifestanti hanno marciato ieri da piazza Arbeen a via Geish (Suez) chiedendo che Morsi togliesse il coprifuoco. Il canale satellitare ONtv ha mostrato foto di manifestanti che impugnavano le bandiere di Egitto e Suez cantando slogan contro Morsi e la Fratellanza Musulmana e affermando che avrebbero “continuato a protestare fino alla caduta del regime di Morsi”.

 

Il general maggiore Osama Askar, comandante della seconda armata, ha detto che il coprifuoco non è stato imposto dalle forze armate ma come richiesta venuta dai cittadini stessi di Suez. “Un coprifuoco non è ciò cui aspiriamo,” ha dichiarato Askar, imputando ai cittadini di Suez di aver chiesto che “i leaders politici arrestassero i criminali”. Anche ad Ismailia il coprifuoco non è stato rispettato: ultras hanno organizzato una partita di calcio nelle prime ore dell’entrata in vigore del suddetto, a piazza al-Mamar.

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