Mohammed Al Raji, Hespress, (18/10/2020). Traduzione e sintesi di Maddalena Goi
Nezha El Ouafi, ministra delegata per i marocchini residenti all’estero, ha dichiarato che il Ministero degli Esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini residenti all’estero, sta lavorando alla creazione di una piattaforma digitale per l’interazione e lo scambio di esperienze tra esperti e professionisti legali in modo da trovare soluzioni adeguate ai diversi problemi e ostacoli che oggigiorno affrontano le donne marocchine residenti all’estero.
Durante l’apertura dell’incontro tecnico mercoledì scorso [13.10.2020 N.d.R.] a Rabat su “La protezione giuridica della donna marocchina residente all’estero alla luce del codice di famiglia e degli accordi internazionali”, la ministra El Ouafi ha aggiunto che il Ministero ha tra le sue priorità l’investimento di competenze legali e di professionisti per rafforzare i legami dei marocchini residenti all’estero con il loro paese di origine e tradizioni culturali. Per superare tutte le difficoltà legate all’applicazione del codice di famiglia, El Ouafi ha affermato che “bisogna continuare a rafforzare la mobilitazione delle competenze di marocchini residenti all’estero in campo legale, a cui fa capo una rete di avvocati marocchini che esercitano all’estero e grazie ai quali si rimane al passo con gli aggiornamenti legislativi del paese di residenza”.
El Ouafi ha inoltre affermato che il Ministero sta lavorando all’attuazione di misure legali e normative per conciliare i diversi sistemi giuridici tra il Marocco e i paesi di residenza.
Questo incontro tecnico si è tenuto alla presenza di un pool di esperti, avvocati, giudici e rappresentanti dei settori governativi e istituzioni coinvolte nel quadro del dibattito nazionale sulla necessità di rivedere il codice di famiglia dopo 15 anni dalla sua entrata in vigore e alla luce dei nuovi cambiamenti sociali e culturali di oggi. Le principali sfide che la famiglia marocchina che vive all’estero si trova ad affrontare nel paese di residenza sono legate al quadro giuridico e alla difficoltà di riconoscere le sentenze nazionali all’estero, in particolare per quanto riguarda il diritto della donna al mantenimento a alla custodia, il problema del viaggio con il bambino e altre problematiche.
La ministra El Ouafi ha sottolineato che c’è stato un passaggio dall’immigrazione maschile a quella femminile. Le donne, infatti, rappresentano circa la metà dei marocchini residenti all’estero, si tratta di uno delle più importanti trasformazioni demografiche e socio-culturali del paese.
Grazie allo studio di diversi articoli di accordi di cooperazione giudiziaria in campo civile, relativi ai diritti legali delle donne marocchine residenti all’estero, sono state identificate le maggiori problematiche. El Ouafi ha infine affermato che “abbiamo un grande bisogno di rivedere il codice di famiglia e gli accordi di cooperazione giudiziaria nel codice civile”. E chiede che la revisione avvenga in conformità agli attuali cambiamenti sociali e che si stipulino accordi di cooperazione bilaterale con i paesi di accoglienza a salvaguardia dei diritti legittimi dei marocchini residenti all’estero.
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