El Watan (17/09/2012). Il mediatore internazionale Lakhdar Ibrahimi ha messo in guardia dalla possibile deriva del conflitto siriano a “minaccia mondiale “, ma dopo l’incontro di ieri con il presidente siriano Bashar al Assad non aveva nessun ancora stabilito nessun piano per risolvere la crisi.
“Il vero problema in Siria è combinare l’aspetto politico con l’intervento sul campo. I lavori sul piano politico continuano, comprendendo l’istituzione di un dialogo centrato sulle aspirazioni del popolo siriano”. “Il successo dell’azione politica dipende dalla pressione esercitata sui paesi che finanziano i terroristi e fanno entrare le armi in Siria, affinché smettano di farlo” Ha dichiarato Assad nell’incontro con il mediatore Ibrahimi.
L’inviato internazionale ha assicurato che lavorerà in modo indipendente seguendo il piano di Kofi Annan e la Dichiarazione di Ginevra. Quest’ultima stabilisce i principi per la transizione in Siria, senza prevede però la partenza del presidente siriano. Il portavoce del CCCD, l’opposizione al regime, ha dichiarato che “la crisi in Siria sarà risolta solo attraverso un compromesso arabo, regionale ed internazionale”.
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