Now Lebanon (01/09/2013). Il New York Times riporta oggi che l’FBI americana ha rafforzato le misure di sorveglianza verso i siriani nel Paese in previsione del possibile attacco americano in Siria. Il quotidiano ha segnalato che l’FBI intervisterà nei prossimi giorni centinaia di siriani. Ciò che preoccupa di più i funzionari americani è il monito lanciato dall’Iran secondo cui ogni azione militare in Siria lascerebbe Israele in fiamme. Funzionari federali, statali e locali sono stati messi in allerta dall’FBI sulle potenziali minacce che il conflitto siriano rappresenta.
Il New York Times ha anche rivelato che alti funzionari dell’FBI hanno diretto gli uffici sul posto per seguire le fonti legate ai siriani al fine di identificare qualsiasi dialogo su attacchi di rappresaglia. Il giornale ha fatto riferimento all’allerta comunicata dall’FBI alle agenzie federali e alle industrie private sul fatto che l’attacco statunitense potrebbe provocare cyber-attacchi. Il Syrian Electronic Army, per esempio, formato da hackers che dichiarano di sostenere il presidente siriano Bashar al-Assad, hanno irrotto nei sistemi di molte compagnie americane negli ultimi mesi, compreso il sistema dello stesso Times.
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