(Agenzie). Le autorità israeliane hanno deciso di riaprire la spianata delle moschee a Gerusalemme, l’entrata è però ristretta solo alle donne e agli uomini al di sopra dei 50 anni e 2,800 poliziotti presidieranno l’ingresso e l’uscita dei fedeli.
La spianata delle moschee era stata chiusa lo scorso giovedì dalle autorità israeliane a seguito dell’agguato al rabbino americano Yehuda Glick. Questo tipo di provvedimento non era mai stato intrapreso dal governo di Israele.
Gllick, americano di origine israeliana, è il presidente del Fondo per il patrimonio del tempio, un’associazione il cui obiettivo è quello di “rafforzare le relazioni tra Israele e il Monte del Tempio” (nome utilizzato dagli ebrei per indicare la Spianata delle Moschee).
La polizia israeliana sospetta che l’attacco al rabbino sia stata effettuato dal 31enne palestinese Mutaz Hijazi, ucciso giovedì mattina. La morte del ragazzo ha scatenato violenti scontri a Gerusalemme tra le forze di polizia israeliane e giovani palestinesi.
Nonostante la riapertura della spianata, la tensione rimane molto alta nella città. Il partito Fatah, guidato dal Presidente palestinese Mahmoud Abbas ha invocato una “giornata della rabbia” per venerdì per protestare contro l’assassinio di Hijazi e contro le decisioni dell’autorità palestinese.
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