Jeune Afrique (18/10/2014). Dopo giorni di combattimenti e operazioni contro le milizie islamiche condotte da gruppi sedicenti fedeli al governo centrale, l’attentato di ieri a Benghazi ha reso ancora più remota la possibilità di una tregua.
I combattimenti di ieri sono i più violenti degli ultimi giorni, con 23 vittime riportate dall’ospedale locale, che portano a 57 il numero dei morti dall’inizio degli scontri tra milizie filogovernative (pur in assenza di un governo reale) e islamiche. L’attentato suicida con autobomba è avvenuto ieri al posto di blocco allestito da gruppi sedicenti fedeli al governo all’entrata del quartiere centrale di Bouhdima. I successivi scontri sono scoppiati ad al-Majouri, altro quartiere centrale, dove vivono il capo del gruppo jihadista Ansar al-Sharia, Mohamed al-Zehawi e vari suoi seguaci.
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