(Agenzie). Dopo l’attentato suicida del 10 gennaio scorso avvenuto in un bar a Tripoli, le forze di sicurezza libanesi hanno fatto irruzione in una delle più grandi prigioni del Paese, quella di Roumieh, in cui sono detenuti molti militanti islamisti.
Pare che la polizia stesse cercando oggetti vietati che collegassero gli islamisti detenuti ai due attacchi suicidi. I detenuti dal canto loro, hanno bruciato materassi per protesta, senza causare fortunatamente feriti.
Roumieh è stato originariamente costruito per contenere circa 1.500 detenuti, anche se ora ne contiene circa 3700.
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