Albawaba.com (12/12/2011). Sono iniziati in Libano i lavori per la posa di un nuovo cavo sottomarino per le telecomunicazioni, battezzato “Europa”. L’infrastruttura sarà operativa nei prossimi due anni, tempo utile secondo le stime governative per l’aumento delle richieste di Internet ad alta velocità.
Il cavo servirà per supportare la tipologia di connessione IMEWE, che attualmente permette la connessione 3G in mobilità, e che sarà anche la base per le nuove connessioni DSL veloci, oltre a costituire un sicuro “backup” per le numerose interruzioni di servizio internet. Il costo totale sarà di circa 10 milioni di $, secondo Abi Nassif, portavoce del Ministero delle Telecomunicazioni.
L’attuale cavo, nome in codice CADMOS, che collega Cipro al libano era stato installato nel 1997, e come spiega sempre Abi Nassif, “la loro vita media è di circa 20 anni, così abbiamo iniziato a pensare ad alternative”.
“Europa” permetterà traffico voce e dati contemporaneamente, sostenendo l’attuale rete di telefonia ed internet, troppo spesso bloccata dal cosiddetto effetto “collo di bottiglia”.
Durante un meeting a Beirut, entrambi i Ministri per le telecomunicazioni libanese e cipriota hanno confermato l’accordo e la volontà di proseguire con la realizzazione di questo progetto, soffermandosi anche su dettagli tecnici, come la composizione del cavo, a otto coppie di fibra. Lo stesso ministro cipriota ha sottolineato come quest’opera dimostri la volontà libanese di aggiornare e aggiornarsi attraverso la cooperazione con Cipro.
Durante la conferenza è stato messo in luce il doppio ruolo da protagonisti di Cipro, come principale centro di smistamento di cavi sottomarini nel, e del Libano, che rafforza il suo ruolo all’interno del panorama Mediorientale, ponendosi come ponte tra l’Europa e l’Asia.
I libanesi, che fanno spesso i conti con le interruzioni di servizio causate dal troppo traffico, hanno visto un incremento di velocità negli ultimi mesi nelle connessioni, ma è con la messa in opera del nuovo cavo e delle relative infrastutture, nei prossimi due-tre anni, che “riusciranno a godere di velocità straordinarie”.
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