Elaph (07/11/2012). Traduzione di Luca Pavone
Molti egiziani hanno ben altre preoccupazioni quotidiane per seguire le elezioni americane, ma non c’è dubbio che i partiti dell’islam politico (in primis i Fratelli Musulmani, che di fatto guidano il paese) tireranno un sospiro di sollievo ora che il presidente Obama resterà alla guida dell’America per altri quattro anni. Romney era un candidato fortemente conservatore e critico dell’eccessiva morbidezza dell’amministrazione Obama in Medio Oriente e certamente i movimenti islamisti preferiscono l’approccio più moderato del presidente.
Durante la campagna elettorale, il presidente Obama ha più volte affermato di non avere rimpianti sulla cacciata di Mubarak, dichiarando tutto il suo appoggio al nuovo governo e al primo presidente egiziano democraticamente eletto. In uno dei tre faccia a faccia tra i due contendenti, Romney aveva definito Morsi un leader estremista e pericoloso ribadendo il proprio appoggio incondizionato ad Israele.
L’amministrazione Obama ha effettivamente dimostrato di aver accettato la leadership dei Fratelli Musulmani, con la quale tiene frequenti incontri ed alla quale ha promesso ingenti aiuti economici. Non c’è dubbio quindi che chi detiene il potere oggi in Egitto tirerà un sospiro di sollievo.
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