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La rivista Orte celebra la letteratura araba

Elaph (03/11/2012). Traduzione e sintesi di Cristina Gulfi

La rivista letteraria svizzera Orte (Luoghi) dedica il suo numero 171 alla letteratura araba con la pubblicazione di una raccolta di componimenti di 16 poeti provenienti da 8 paesi arabi: Marocco, Egitto, Giordania, Palestina, Siria, Iraq, Kuwait e Oman.

La traduzione dall’arabo al tedesco è stata affidata a Suleiman Tawfiq, poeta e traduttore di origine siriana ma residente in Germania, mentre l’edizione è stata curata da Jolanda Fäh e Viviane Egli.

Nella prefazione si parla di un lungo viaggio compiuto dalla rivista, un viaggio che dura trent’anni e che questa volta si è spinto in profondità oltre che in lontananza andando alla scoperta della cultura araba.

Il prodotto di quest’avventura consiste in una serie di poesie su temi quali la tristezza, la nostalgia, l’amore, la vita, la morte, dio, la quotidianità. Tawfiq ha anche scritto due saggi: il primo, dal titolo “Alla fine del vuoto è il mio caffè”, riguarda la definizione di letteratura e l’importanza della poesia nella cultura araba mentre il secondo l’evoluzione delle correnti poetiche.

Il numero contiene diverse opere del poeta e artista iracheno Nasir Mounes e si conclude con la traduzione in arabo di due poesie dello svizzero Werner Bucher ad opera di Ali al-Shalah. L’intera rivista, dalla copertina alle pagine, presenta decorazioni artistiche arabe.