“Il Manuale del perfetto Dittatore” e la satira universale di Willis from Tunis

Directinfo (09/11/2015). Traduzione e sintesi di Chiara Cartia.

La vignettista tunisina Nadia Khiari continua le sue prese in giro ad opera del suo personaggio felino “Willis From Tunis”, pubblicata sotto forma di un manuale di 138 pagine intitolato “Le Manuel du Parfait Dictateur” (“Il Manuale del Perfetto Dittatore”) il cui contenuto può applicarsi a qualsiasi sistema e a qualsiasi epoca.

Edito da Simpact, è già in vendita nelle librerie tunisine. La caricaturista ha scelto il sabato 7 novembre, data chiave nella vita del gatto Willis, per firmare i suoi autografi sul manuale. Nato sui social network (Twitter e Facebook) sull’onda degli eventi della Rivoluzione tunisina nel 2011, la figura del gatto “Willis from Tunis” è simbolo di una satira politica presentata sotto forma di caricature che Nadia Khiari, originalmente insegnante di Belle Arti a Tunisi, ha inventato per illustrare le sue opinioni politiche e sociali sulla Tunisia di Ben Ali.

Fedele al suo format (lettere maiuscole e bianco e nero), la caricaturista analizza le gesta del ‘perfetto dittatore’ in uno stile umoristico che si avvicina alla derisione e malmena l’attualità politica, sociale ed economica in Tunisia, facendo riferimento anche a eventi politici in altri Paesi del mondo che siano recenti, contemporanei o storici.

Nel manuale viene teorizzato il metodo ideale per arrivare al potere, decorticando l’attualità regionale e mondiale ed esaminando i meccanismi delle elezioni, le preoccupazioni dei cittadini-elettori e i brogli per vincere le elezioni. E come diceva Stalin: “Quel che conta non è il voto ma come vengono contati i voti”.

“Il Manuale del Perfetto Dittatore” analizza i procedimenti di alcuni dittatori per instaurare una sedicente democrazia dopo un colpo di Stato, la riscrittura della Costituzione (via referendum) e tutti i mezzi possibili a disposizione.

Una volta al potere, il gatto dittatore procede a delle tattiche strategiche per insediarsi meglio e governare anche nelle situazioni più critiche, a costo di trovare un capro espiatorio per giustificare le sue azioni politiche. Willis il dittatore usa tutti i mezzi ad iniziare dai discorsi nazionalisti e/o religiosi, aiutato dai media che sono spesso il modo per “abbeverare il popolo con informazioni fasulle e dibattiti sterili”.

Le caricature sono affiancate da testi e da citazioni di personalità politiche storiche e contemporanee provenienti da tutto il mondo, spesso conosciute per i loro sistemi dittatoriali e altre conosciute per le loro azioni politiche controverse. Augusto Pinochet, Kim Jong-il, Muammar Gheddafi, Adolf Hitler, Mao Tse-tung e tanti altri politici.

Willis il dittatore fa “la politica della carota e del bastone” ed è “l’uomo provvidenziale che crea un problema per offrire delle soluzioni”, in un sistema che riposa sull’obbedienza, l’opposizione inesistente, il nepotismo, il clientelismo, il denaro e soprattutto la corruzione.

“Il Manuale del Perfetto Dittatore” finisce con la famosa frase di Ben Ali, pronunciata in occasione del suo discorso precedente alla sua fuga: “Je vous ai compris” (“Vi ho capito”).

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