Asharq AlAwsat (08/07/2012). Alcuni attivisti politici copti hanno annunciato la creazione di un gruppo chiamato Fratelli Cristiani, come risposta cristiana ai Fratelli Musulmani. L’idea era stata presa in considerazione già nel 2005 dall’avvocato copto Mamdouh Nakhla, direttore del World Centre per i Diritti Umani con sede al Cairo. L’avvocato, intervistato da Mohammed Abdul-Rauf, ha dichiarato che “dopo le procedure di registrazione della nostra organizzazione, formeremo un partito che fungerà da braccio politico dei Fratelli Cristiani”. Ha poi proseguito rivelando che “abbiamo intenzione di chiamarlo Partito di Giustizia e Libertà”, calco preciso ma invertito del gruppo politico dei Fratelli Musulmani (Partito di Libertà e Giustizia).
Dalle parole del fondatore, si apprende che il partito sarà aperto anche ai non-cristiani, anche se questi ne rappresenteranno la maggioranza, ed anche i musulmani sono bene accetti. Nakhla cita l’esempio di Rafiq Habib, tra i leader del partito dei Fratelli Musulmani, che è cristiano. Interrogato sull’approccio che il suo partito intende avere, Nakhla dice che “il nuovo gruppo seguirà un approccio completamente liberale e secolare. Non saremo un gruppo religioso, in nessuna forma né misura”. Altro esempio citato dall’avvocato copto è quello della Germania: “Lì c’è l’Unione Democratica Cristiana che è un partito politico secolare, in cui il termine “cristiano” è solo parte del nome. Questo è ciò cui aspiriamo, e il nostro gruppo non si baserà sulla religione”.
Circa le questioni che stanno più a cuore al gruppo, Nakhla parla delle minoranze egiziane, ed in particolare dei cristiani. “Tuttavia ci faremo garanti di qualsivoglia classe sociale in difficoltà, e porteremo avanti le richieste sociali e politiche di tutto il popolo egiziano”, dice, proseguendo: “E se i Fratelli Musulmani non fossero più al potere un giorno, e venissero in qualche modo presi di mira, noi li difenderemmo senz’altro”. Al riguardo, Nakhla parla di un’alleanza tra Fratelli Cristiani e Musulmani, citando una potenziale lista condivisa che avrebbe il nome di “Fratellanza Egiziana”. Il suo gruppo si dice disposto a sostenere in futuro il candidato a presidente dei Fratelli Musulmani, a patto che i ministeri e le altre cariche vengano spartite anche con loro.
Add Comment