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Egitto: emendamento a legge su stipendi ai parlamentari

Egypt Independent (29/05/2012). La Commissione Bilancio dell’Assemblea del Popolo ha approvato ieri un emendamento alla legge sugli stipendi massimi e minimi, portando i primi a 50 mila lire egiziane mensili (circa 6500 euro). La legislazione stipula che lo stipendio per i funzionari di Stato, inclusi il presidente, i suoi vice, i ministri, i governatori e gli altri dipendenti pubblici e aziendali soggetti alle leggi del pubblico impiego, non dovrebbe mai essere più di 35 volte superiore allo stipendio minimo nella stessa istituzione.

 

Il documento potrà essere ora messo al voto in una seduta generale. Tra i pareri espressi a riguardo, il deputato Mohamed Kasba del partito Libertà e Giustizia (afferente ai Fratelli Musulmani) ha richiesto che il presidente sia escluso dalla legge. Ashraf Bareddin, membro dello stesso partito di Kasba, ha detto che il presidente è un funzionario di Stato che prende lo stipendio dal budget statale, ma che non considera la legge attuabile anche per i deputati, che per lui non sarebbero funzionari di Stato. Per il partito socialista di Alleanza Popolare ha parlato Abul Ezz al-Hariry, dichiarando di percepire una pensione di 450 lire egiziane cui si aggiunge il compenso come parlamentare nella forma di indennità e non stipendio, secondo lui perciò esente dal trattamento disposto dalla nuova legge.