Di Bushra al-Maqtari. Al-Araby al-Jadeed (06/11/17). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini.
La presenza dei soldati sudanesi che ad oggi si trovano a combattere la guerra in Yemen rivela parte della complessità di questo conflitto e i loro sacrifici confermano gli orrori della guerra saudita nello Yemen, la quale, senza alcuno scrupolo, utilizza altri esseri umani come “combustibile” per le sue guerre.
I sacrifici compiuti dai soldati sudanesi in terra yemenita non sono certo gli stessi di quelli dei combattenti del Golfo, poiché l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi hanno sollevato i loro soldati da questa profonda lotta. Non c’è una giustificazione politica per i loro combattimenti: vengono uccisi in silenzio, proprio come il silenzio dei deserti e delle pianure dello Yemen dove vengono massacrati, e i loro sacrifici in quelle battaglie non sono attribuiti a loro, ma all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi, mentre essi vengono sepolti senza rumore o addirittura consolazione.
Le cause della tragedia dei soldati sudanesi in Yemen è da trovarsi nel coinvolgimento del loro paese sotto l’ombrello dell’Alleanza Araba e degli obiettivi politici ed economici che il Sudan ha raggiunto finora in cambio del loro sacrificio. La decisione dell’autorità politica sudanese condotta dal generale Omar al-Bashir di aderire all’Alleanza Araba e inviare i suoi soldati in Yemen era al di fuori del contenuto politico che formava l’alleanza.
Quando l’Arabia Saudita ha espresso il suo sospetto di relazioni con l’Iran, il Sudan, che ha mantenuto buone relazioni diplomatiche con quest’ultimo nel periodo pre-crisi, si è trovato in una gara per dimostrare fedeltà e quindi inviare i suoi soldati in Yemen, senza una chiara strategia o una visione reale delle complessità di questa guerra. L’Arabia Saudita è sempre stata consapevole del fatto che il costo delle battaglie a terra sarebbe stato troppo costoso, e nella sua scelta dei paesi con cui allearsi, ha trovato il suo obiettivo in un paese come il Sudan per spostare la propria macchina da guerra. Le crescenti questioni morali di alcune forze politiche sudanesi sulla partecipazione di soldati del loro paese in Yemen non sono valse a nulla: essi hanno partecipato alle battaglie per la liberazione di Aden e la loro uccisione non ha sollevato alcuna domanda nella società sudanese e nella loro leadership politica.
L’Arabia Saudita sponsorizza e gestisce la sua guerra in Yemen e non si assume alcuna responsabilità morale e umanitaria per i soldati sudanesi che combattono per suo conto nel territorio dello Yemen e, soprattutto, non si prende cura dei feriti e delle famiglie dei caduti.
Molti analisti hanno considerato la decisione statunitense di sopprimere le sanzioni economiche sul Sudan, vent’anni dopo la loro imposizione, come una ricompensa per la partecipazione delle forze sudanesi alla guerra in Yemen insieme all’Arabia Saudita. Tuttavia, è un prezzo che non ricompensa i sacrifici sudanesi in Yemen, se non per il rinnovamento parziale dell’economia sudanese.
Bushra al-Maqtari è una scrittrice e attivista yemenita.
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