Arabia Saudita: Le ragioni dietro l’alto costo delle assicurazione auto per le donne.

Sembra assurdo, ma fino a pochi anni fa, esattamente fino al 24 giugno 2018, le donne in Arabia Saudita non potevano guidare un’auto. In quella data, con un decreto reale, il divieto è stato revocato, segnando un punto di svolta significativo per le donne saudite.

Non c’è dubbio che, con questa decisione, l’Arabia Saudita abbia compiuto un importante passo verso l’uguaglianza di genere e la modernizzazione delle leggi e delle norme sociali, marcando un momento epocale nella storia delle donne nel paese e aprendo nuove porte per l’empowerment femminile nel Regno del deserto.
È certamente un passo avanti, ma la strada verso un vero cambiamento per i diritti delle donne è ancora molto lunga. Il sistema di tutela maschile è ancora fortemente presente e impedisce la libertà di movimento della componente femminile della società.

Anche nel caso della guida delle auto esiste una discriminazione molto sottile, manifestata dalla differenza nel costo delle assicurazioni tra uomini e donne. Per queste ultime, il prezzo da pagare è decisamente più alto, un metodo subdolo per creare ulteriori ostacoli per le donne che desiderano guidare liberamente in Arabia Saudita.

Certo, non mancano spiegazioni anche tecniche per giustificare una decisione chiaramente ingiusta, consolidando così una visione maschilista maggiormente dominante nella società saudita.
In un’intervista al giornale Sabq, Abdulaziz Al-Ghurimil, presidente del comitato esecutivo delle società assicurative, ha giustificato l’aumento delle assicurazioni automobilistiche per le donne, sottolineando che, fino a quel momento, non esisteva un registro per le donne; ciò incuteva timore nelle compagnie assicurative a causa della mancanza di dati, indicando che con il tempo si formerà un database su cui le compagnie assicurative baseranno i prezzi.

In precedenza, le compagnie di assicurazione avevano giustificato la loro posizione sull’aumento dei prezzi citando diversi fattori, in particolare l’aumento del numero di incidenti, che l’anno scorso ha registrato 400.000 sinistri, lasciando intendere che probabilmente l’aumento fosse correlato all’ingresso delle donne nel mercato automobilistico.

 

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