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Algeria: confutazioni maliane

El Watan (06/09/2014). Un bilancio dei nuovi colloqui che si sono svolti ad Algeri per una soluzione politica della situazione in Mali, tra assenze, disaccordi sul metodo e malintesi sulle priorità. La prima settimana di trattative non ha portato risultati soddisfacenti.

“L’Algeria ha deciso il metodo, ma non siamo d’accordo”, spiega un esponente della coalizione composta dal Movimento nazionale per la liberazione dell’Azawad, dal Movimento arabo per l’Azawad e dall’Alto consiglio per l’unità dell’Azawad. La coalizione infatti auspicava che le trattative riguardassero solo la situazione politica e istituzionale e che ci si accordasse prima sui termini e i modi, “poi si potrà discutere dei problemi legati allo sviluppo”, precisa un portavoce. In un clima di tensione dunque il 1 settembre si è aperta ad Algeri la seconda fase dei colloqui, nei quali sia il governo del Mali che i movimenti del Nord vorrebbero ottenere un accordo di pace sostenuto da Algeria, Nazioni unite, Unione africana e Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale. Tuttavia già dopo la prima fase di trattative, che si è tenuta a luglio sempre ad Algeri, i movimenti del Nord lamentavano l’atteggiamento troppo rigido di Algeri, impegnato più a imporre che a trovare una soluzione.