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Il Cairo ed il traffico: un legame indissolubile?

“Non ragionam di lor, ma guarda e passa”. Questa celebre citazione della Divina Commedia descrive alla perfezione lo spirito dei pedoni che popolano la caotica città del Cairo.

Vivendo a Roma pensavo di essere abbastanza preparata all’impatto con la viabilità egiziana, ma ora posso affermare che non c’è mai fine al peggio. Al Cairo il traffico non è un’eventualità, una congettura di eventi. Al Cairo il traffico è la regola. Esso fa parte del panorama, le guide turistiche dovrebbero consigliare una gita in taxi lungo la Ring Road a tutti quelli che vogliono conoscere davvero la città, i suoi rumori ed i suoi odori.

Gli amanti del Cairo descrivono il traffico come un elemento fondamentale del suo fascino, ed in effetti, è difficile pensare a questa megalopoli senza il continuo rumore del clacson di sottofondo e l’odore dei gas di scarico che invade i polmoni.

L’idea però non sembra infastidire la maggioranza della popolazione, che ha così tanto protestato contro le pessime condizioni di viabilità, da far diventare il problema del traffico uno dei punti cardine del programma dei 100 giorni di governo del Presidente Morsi.

Mi preme però tranquillizzare tutti quelli che si stanno preparando a visitare questa città. Secondo “Morsi meter” il sito internet che monitora l’adempimento del programma presidenziale, i progressi in merito sarebbero ben pochi, se non nulli. Fossi in voi, non avrei quindi alcuna fretta a prenotare il biglietto, il traffico del Cairo non è assolutamente a rischio di estinzione.

Silvia Di Cesare