News Politica Società

Egitto: l’arte in una confezione di sapone

egittoEgypt Independent (07/03/2013). Lo scorso giugno, il “fossile” di un famoso sapone all’olio d’oliva di marca Nabolsy Shahin è stato esposto in una vetrina al Gezira Art Center di Zamalek, corredato della sua scatola di cartone. In una piccola nota si leggeva che il “fossile” era stato rinvenuto nel 2012 a casa della star televisiva egiziana Galila Mahmoud. La mostra, dal titolo “The Supermarket Exhibition”, ha coinvolto più di venti artisti sul tema del consumismo. L’opera di Wensh – il sapone – è stata forse la più acuta, arguta e spiritosa dell’intera mostra. L’artista alessandrino è perlopiù ispirato dalla cultura pop e spesso ciò che espone porta con sé accattivanti curiosità da scoprire. Secondo Wensh questo famoso sapone di qualità ottima era tra i più reclamizzati più di sessanta anni fa. Nel 1948 Oum Kalthoum lo reclamizzò, solo che allora si chiama ancora Nabolsy Farouk, in onore dell’ultimo monarca egiziano. La cantante tra le più importanti del mondo arabo appariva sulle pagine delle riviste in un abito di pizzo bianco, tenendo in mano un fazzoletto di seta rosa. “La sposa della settimana, miss Oum Kalthoum,” recitava la pubblicità. La cantante espresse il suo amore per quel sapone all’olio d’oliva, dicendo che chi non lo avesse usato non sapeva cosa si stava perdendo. Il prodotto ebbe anche il merito di rafforzare la fiducia di Oum Kalthoum nel “presente e futuro dell’industria egiziana”.

Tags