Siria Zoom

Ecco come sono entrati in contrasto Bashar al-Assad e Rami Makhlouf

Il responsabile degli affari di al-Asad sostiene che le casse dello stato siriano non riescono a saldare il debito con la Russia e così il Rais adotta misure per rivedere l’operato del cugino miliardario

Di Adnan Abd al-Razzaq. Al-Arabi Al-Jadid (08/09/2019). Traduzione e sintesi di Alessandro Tonni.

Fonti private a Damasco hanno confermato che il presidente siriano Bashar al-Asad ha assegnato un Alto Ufficiale nel palazzo presidenziale alla carica di direttore generale della compagnia di telecomunicazioni Syriatel, di proprietà di suo cugino materno Rami Makhlouf.

Le fonti non hanno però fornito dettagli sul nome dell’uomo, ma si sono limitate a riportare che sarebbe un Comandante di alto grado vicino a Bashar al-Asad, ed hanno altresì aggiunto che “ il nuovo direttore ha ampi poteri e risponde direttamente solo al presidente Bashar e a sua moglie Asmā’ “.

Le fonti hanno fatto notare che ultimamente si parla di questo fatto tra la gente a Damasco, anche se ad un “ livello intimamente confidenziale, visto che i siriani sono dell’idea che l’attrito di Bashar al-Asad con suo zio materno Mohammed Makhlouf e suo cugino Rami sia dovuto al collasso della lira siriana”.

Un certo numero di mass media ha riportato alcune notizie relative a contrasti tra al-Assad e sua moglie Asmā’ al-Akhras, da un lato, tra suo zio Mohammed Makhlouf e i suoi influenti figli, dall’altro.

Le fonti hanno descritto con dovizia di particolari il contrasto tra al-Assad e suo zio materno Mohammed Makhlouf e i suoi figli, facendo rilevare che esistono connessioni reciproche tra le società interne ed estere appartenenti alla famiglia Makhlouf e a Bashar al-Assad in qualità di socio fondatore, ovvero, tra Damasco e Lattakia, da una parte, Libano, Sudafrica, Malaysia, Austria, Dubai dall’altra. Ma nessuno nella cerchia delle fonti di Damasco è a conoscenza dei particolari sulle società e sugli introiti e sulla loro situazione, tranne Mohammed Makhlouf, i figli, e gli avvocati delle società.

Va infatti considerato che la Russia ha presentato ad al-Assad un pesante conto da pagare che ammonta grossomodo a 3 miliardi di dollari, come risarcimento dei debiti contratti. A sua volta, al-Assad, aveva rigirato la richiesta di pagamento allo zio Mohammed Makhlouf, ma il figlio Rami aveva avanzato la scusa che non vi erano disponibilità economiche. Secondo le fonti, è stato questo che ha indotto al-Assad a far convocare i direttori delle società, per esaminare i conti. Le fonti confermano che “ è stata la moglie di Bashar al-Assad a chiedere di visionare i bilanci delle compagnie, per avere delle conferme sui numeri forniti dal marito in merito ai profitti delle società”.

Le fonti dicono che due sono i motivi dell’attrito tra al-Assad e Rami Makhlouf; il primo, è dovuto al conto dei debiti da pagare presentato dai russi, tra i 2 e i 3 miliardi di dollari, e questo ha originato una certa esitazione da parte di Rami Makhlouf, colui che lavorava come amministratore delle finanze di Bashar per garantire la copertura dell’importo. La seconda ragione, ovvero la più importante, è legata allo zio materno, residente in Russia da diversi anni in forma più o meno continuativa, ovvero colui che gestisce per al-Asad la maggior parte delle incombenze finanziarie, come quella della questione della violazione delle sanzioni o del pagamento delle somme chieste da Mosca.

Mohammed Makhlouf soffre di cattiva salute in questo periodo, un fatto che ha allarmato al-Asad. Perciò, il Rais ha richiesto i documenti relativi ai beni e alle società amministrate dai figli dello zio, visto che in quelle egli detiene una quota considerevole. Le fonti hanno evidenziato che Rami Makhlouf, il figlio più grande di suo zio, non ha fornito la documentazione e non ha reso disponibile la somma richiesta dai russi, e questo ha alimentato l’attrito tra i due.

L’ex responsabile per l’ufficio stampa della società madre di Rami Makhlouf, Mohammed Faras Mansour, ha ventilato l’ipotesi di “ una soluzione per l’attrito tra Bashar e Rami attraverso le autorità religiose alawite di riferimento a Lattakia oppure con l’intervento internazionale o con quello della Russia, in forma riservata”. Lo stesso, ha inoltre aggiunto che “ a nessun paese della regione conviene divulgare indiscrezioni tra al-Asad e Makhlouf, visto che molte nazioni a più parti sono coinvolte, specie dopo la violazione delle sanzioni americane ed europee.” Così come rivelato da “Panama Papers”, l’archivio elettronico riservato di Mossack Fonseca, una società di consulenze legali, i due figli dello zio del Rais siriano, Rami e Hafez Makhlouf, hanno fatto grandi fortune per diversi anni sfruttando i legami parentali con la famiglia al-Assad. I fascicoli dello studio legale dicono che qualunque società estera che voleva avviare un business in Siria doveva inevitabilmente passare attraverso Rami Makhlouf, poiché egli deteneva i settori chiave dell’economia, dal petrolio alle telecomunicazioni alle reti mobili wireless.

Adnan Abd al-Razzaq è un giornalista siriano, si occupa di attualità politica ed economica. Scrive articoli per le testate Zaman al-Wasl, Al-Arabi al-Jadid, all4syria.info, Horrya.net.

Vai all’originale: https://www.alaraby.co.uk/economy/2019/9/8/هذه-قصة-خلاف-بشار-الأسد-ورامي-مخلوف

About the author

Redazione

Arabpress dal 2011 si dedica al mondo arabo e islamico fuori e dentro l'Italia. Uno strumento utile per chiunque voglia tenersi aggiornato su quello che succede quotidianamente nell’area mediterranea e medio orientale attraverso notizie, approfondimenti e articoli di giornalisti e esperti nel settore, oltre a traduzioni dalla stampa ufficiale internazionale.

Add Comment

Click here to post a comment