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A Damasco, il murale con materiale riciclato più grande del mondo

Zaman al-Wasl (01/04/2014). Traduzione e sintesi di Claudia Avolio.

Un gruppo di artisti siriani ha creato nella capitale Damasco ciò che il Guinness dei Primati ha già dichiarato il più grande murale con materiale riciclato del mondo: un’opera rara che mira a portare luce nello spazio pubblico di una città sfiancata. Il coloratissimo murale di 720 metri quadrati è fatto di lattine in alluminio, specchi rotti, ruote di biciclette ed altri oggetti di scarto. Si trova su una strada fuori da una scuola elementare, nel centro di Damasco.

L’artista siriano che ha guidato i lavori, Moaffak Makhoul, ha detto che l’idea dietro al progetto era quella di offrire alla gente comune un’opportunità di entrare in contatto con l’arte, traendone, così, anche un po’ di sollievo dalle pressioni del quotidiano: “Nelle difficili condizioni in cui si trova il Paese, volevamo dare un sorriso alla gente, un po’ di gioia ai bambini, e mostrare che il popolo siriano ama la vita, la bellezza, la creatività”, ha spiegato.

Questo in un momento in cui la Siria ha visto oltre 140 mila persone uccise, milioni costrette a lasciare le proprie case, e molte delle infrastrutture, dell’attività economica e della vita in città devastate. Il centro di Damasco è rimasto relativamente schermato dai peggiori combattimenti, anche se un anno fa i ribelli controllavano una parte dei sobborghi e lanciavano incursioni contro il regime, mentre negli scorsi mesi la presa dello stesso regime si è stretta maggiormente attorno alla capitale attraverso i suoi sobborghi.

Moaffak Makhoul ha definito il murale come un progetto adatto a questi tempi, in grado di aiutare ad alleviare le frustrazioni della gente comune: “Ho sentito che era il momento più appropriato: è adesso che abbiamo bisogno di fare qualcosa”. L’artista si è detto “triste di vedere molti miei colleghi – artisti – partire per l’estero e lasciare la Siria. Che Dio sia con loro e dia loro fortuna, ma anche il nostro Paese ha bisogno di tutti noi”.

Per completare il murale ci sono voluti 6 mesi, è stato ultimato a gennaio con l’aiuto di circa 6 artisti. Gli studenti della scuola lì vicino ne sono stati molto contenti: “Grandioso, mi ha dato più voglia di venire a scuola!”, ha detto uno di loro, Shams Khidir. Un altro passante, Mohamed, dice di aver seguito il progetto sin da quando iniziava a prendere forma sul muro: “Quest’opera è davvero qualcosa di grande, mi ha fatto sentire che possiamo trarre beneficio da un sacco di cose che non usiamo più”.

Vai all’originale e guarda le foto del murale a Damasco