(Agenzie). Il vicepresidente Usa Joe Biden, in visita ufficiale in Turchia, ha dichiarato che gli Stati Uniti non escludono un intervento militare in Siria per sconfiggere Daesh. Parole che hanno provocato la reazione della Russia, costringendo la Casa Bianca a spiegare che non c‘è alcun cambiamento nella posizione americana. Alcune fonti diplomatiche hanno anzi annunciato che Russia e Stati Uniti sono vicini a un compromesso per dare il via ai colloqui di pace.
Durante l’incontro con il premier turco Ahmet Davutoglu sulla lotta al terrorismo e sulle strategie della coalizione internazionale anti-Daesh a guida Usa, il numero due della Casa Bianca ha confermato che “Per Washington come per Ankara il PKK è come Daesh”.
Per Joe Biden non ci sono differenze tra i curdi turchi del PKK, quelli siriani del PYD, i jihadisti di Daesh o il fronte al-Nusra. Gli Stati Uniti per lo meno non ne vedono.
Le sue dichiarazioni, che avvengono a pochi giorni dall’avvio dei negoziati di Ginevra fra il governo siriano e i rappresentanti dell’opposizione, previsti entro la fine del mese, possono essere una battuta d’arresto per il processo di pace.
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