Al-Quds al-Arabi (17/08/2014). In Siria le bande dello stato islamico (Isis) hanno assassinato brutalmente 700 membri della tribù di al-Sheitat nella provincia di Deir Ezzor, mentre il Comitato di coordinamento nazionale (Ncc) ha messo in guardia dalle conseguenze dell’ultima risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, dei 700 membri della tribù di al-Sheitat uccisi dai cartelli del jihad nei villaggi di Ghranji, Abu Hammam e Kashkiyeh, solo un centinaio erano combattenti mentre gli altri erano civili. La provincia di Deir Ezzor continua ad essere controllata dall’Isis, quindi ora si teme per la sorte dei tribali di al-Sheitat rimasti in vita. Intanto il segretario generale del Ncc Hazzen Abdel Azim, pur riconoscendo l’importanza della risoluzione Onu contro l’Isis, ne ha messo in luce i possibili effetti negativi su Siria, Libano e gli altri paesi della regione. L’importante, ha aggiunto, è che non si faccia della risoluzione un “uso selettivo”, per minacciare la sovranità dei singoli paesi o per fornire il pretesto per un intervento straniero.
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