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Siria: Cipro non interverrà in caso di attacco USA

Cryprus-Map-300x300al Hayat (09/09/2013). Cipro ha reso noto che non parteciperà in nessun modo a un eventuale attacco sferrato dagli Stati Uniti in Siria, che è distante circa 100 km verso Est dall’isola.

Tuttavia il portavoce del governo Christos Stylianides ha dichiarato che Cipro sarà pronta a dare aiuto ai cittadini che si vedranno costretti a lasciare il  Medio Oriente. La vicinanza dell’isola ai paesi del Medio Oriente e la presenza di basi militari britanniche ha sollevato speculazioni sul suo ruolo nell’intervento portato avanti dagli Stati Uniti malgrado il Parlamento britannico abbia escluso qualsiasi operazione di assalto.

Stylianides ha affermato in un comunicato che molti paesi hanno chiesto a Cipro di ospitare e di dare aiuti umanitari ai rifugiati, qualora ce ne fosse bisogno.

Visto che la Siria è uno dei paesi che geograficamente è più vicina a Cipro i responsabili ciprioti faranno in modo che funga da approdo sicuro.

Sale però la preoccupazione rispetto alle ricadute sul turismo, fonte principale di reddito dell’isola che è schiacciata dai problemi economici a causa delle condizioni dettate a marzo dal piano di salvataggio internazionale. Cipro ha già accolto migliaia di libanesi in fuga dalla guerra civile negli anni ’70 e 80 e ha avuto un ruolo centrale nell’ospitare migliaia di rifugiati in fuga dalla breve guerra tra Israele e gli Hezbollah libanesi nel 2006.

L’isola ha inoltre alle spalle una storia che le insegna a rimanere neutrale negli scontri dei paesi vicini. La decisione di confiscare un carico di armi in viaggio dall’Iran alla Siria nel 2009 ha portato alla peggiore disgrazia in tempo di pace: nel 2011 il carico di armi è scoppiato e ha distrutto la più grande centrale elettrica dell’isola, il che ha causato la recessione economica, motivo per il quale è stato messo in  atto il piano di salvataggio.