Nucleare iraniano: il consenso di Turchia, Siria e Arabia Saudita sull’intesa preliminare

(Agenzie). La Turchia ha accolto con favore il raggiungimento di un’intesa preliminare tra Iran e potenze mondiali nel quadro dell’accordo sul programma nucleare iraniano. Il ministro turco delle Finanze, Mehmet Simsek, ha dichiarato che la graduale rimozione delle sanzioni aiuterebbe la Turchia (che nel 2010 era anch’essa al tavolo dei negoziati) ad aumentare il volume delle sue esportazioni e a contribuire a una normalizzazione dei pezzi del petrolio a livello mondiale.

Anche il governo siriano ha espresso il suo consenso nei confronti dell’intesa raggiunta, dichiarando che un accordo aiuterebbe a “placare le tensioni regionali e internazionali”. L’agenzia di stampa siriana SANA ha inoltre riferito che l’Iran ha difeso con successo “gli interessi del Paese e il suo diritto a usare l’energia nucleare per scopi pacifici”.

Da parte sua, il monarca saudita, il re Salman bin Abdel-Aziz, ha espresso la sua speranza affinché un accordo sul nucleare con l’Iran rafforzi la sicurezza regionale e globale, secondo i media statali. L’Arabia Saudita teme che l’allentamento delle sanzioni sulla Repubblica Islamica permetterebbe a Teheran di avere più possibilità per appoggiare gli alleati che Riyad invece cerca di combattere in Medio Oriente. Tuttavia, il regno saudita ha pubblicamente appoggiato i negoziati tra l’Iran e le altre potenze mondiali, sin dal loro inizio nel 2013.

 

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