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Libano : ” Come se stessimo catturando un Cobra”, storie di guerra e povertà

beirutDar al Hayat (22/03/2013). La settima edizione del festival ” I giorni del cinema di Beirut” racconta le dinamiche delle strade e delle piazze arabe, offrendo una lettura di ciò che sta avvenendo in Egitto dopo la rivoluzione, l’accelerazione degli eventi in Siria, Libano e Palestina, mostrando l’incidenza della povertà sull’emarginazione in Marocco e l’attività dei movimenti islamici in Algeria.

Nonostante la diversità degli argomenti, i film proiettati raccontano in modo indiretto le conseguenze di carattere sociale ed economico che si accompagnano all’instabilità ed alle tensioni che stanno vivendo i paesi arabi, puntando l’attenzione anche sulle tematiche dell’identità e dell’appartenenza.

Ad esempio il documentario del regista siriano Hala Alaballas ” Come se stessimo cacciando un Cobra”  affronta il tema della libertà d’espressione e della censura, proponendoci le storie degli artisti che hanno sfidato l’autorità e la dittatura, come  Ali Farzat, e Walid Taher, vignettisti egiziano e siriano che hanno portato avanti il loro lavoro sia prima che durante le rivoluzioni.

Il Festival di conclude Domenica sera con un film palestinese “Un mondo non nostro” del regista Mahdi Flaifel che attraverso registrazioni familiari e filmati storici fa luce sul senso di appartenenza, di amicizia e sul valore della famiglia delle generazioni di palestinesi vissute in esilio nei campi profughi libanesi.