All’uccisione in Arabia Saudita del leader sciita Nimr al-Nimr, accusato di terrorismo insieme ad altre 46 persone, l’Iran risponde altrettanto violentemente. A Teheran è stata presa d’assalto l’ambasciata saudita. Contro l’edificio sono state lanciate bottiglie molotov, poi i manifestanti hanno fatto irruzione e devastato gli interni.
Riguardo l’esecuzione, la guida suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, dichiara sul suo profilo twitter: “Senza dubbio l’illegittimo spargimento di sangue di questo martire innocente avrà un effetto rapido e la vendetta divina si abbatterà sui politici sauditi”.
Doubtlessly, unfairly-spilled blood of oppressed martyr #SheikhNimr will affect rapidly & Divine revenge will seize Saudi politicians.
— Khamenei.ir (@khamenei_ir) 3 Gennaio 2016
“Dio onnipotente non rimarrà indifferente di fronte al sangue innocente e questo sangue sparso in modo ingiusto affliggerà rapidamente i politici e il potere esecutivo del suo regime”, ha proseguito Khamenei. Al-Nimr non ha mai invitato la gente ad armarsi, né complottato contro il regime saudita, ma solo criticato pubblicamente il governo, secondo quanto affermato dall’Ayatollah.
This oppressed scholar had neither invited people to armed movement, nor was involved in covert plots. #SheikhNimr
— Khamenei.ir (@khamenei_ir) 3 Gennaio 2016