News Zoom

Il successo della Libia

Di Diana Moukalled. Asharq al-Awsat (02/08/2012). Traduzione di Angela Ilaria Antoniello

La Primavera araba ha avuto risvolti negativi e risvolti positivi. Il rovesciamento di regimi dittatoriali e corrotti ha un prezzo molto elevato, alla sola Siria è costato la vita di migliaia di persone, mentre in altri casi dopo la rivoluzione il potere è passato nelle mani di partiti islamisti, il cui impegno per la libertà e la democrazia resta molto discutibile.

La Libia è stata il primo paese in cui la rivoluzione si è trasformata da pacifica in armata, il primo paese in cui c’è stato un aiuto militare esterno e il primo paese in cui la Primavera araba è culminata nella morte del dittatore. Gli eventi libici hanno spaventato tutti noi, eppure oggi tutti abbiamo dimenticato, a malapena seguiamo le notizie che riguardano questo paese e non ne abbiamo sentito parlare nei media arabi e internazionali fino a poche settimane fa, quando ci sono state le elezioni che hanno portato alla vittoria la Coalizione delle Forze Nazionali, chiamata liberale, sui partiti islamisti.

La copertura mediatica degli eventi libici, specie nella fase post-rivoluzionaria, non è stata encomiabile e proprio per questo dovremmo provare a non prendere per oro colato le notizie trasmesse da quei canali che non si astengono dal promuovere e sostenere a livello mediatico l’Islam politico. Purtroppo la responsabilità di questa negligenza non è solo dei media occidentali, molto spesso a caccia del barbuto o della donna velata e non della vera notizia, ma anche dei canali satellitari arabi.

La Libia, dopo essere stata un modello di sconfitta per la Primavera araba, è oggi un modello di successo nonostante non sia stata presentata in questo modo sulla scena internazionale. Di fatto, l’immagine dei libici che hanno consegnato la guida del loro paese alle forze moderate è altrettanto forte delle terrificanti immagini della morte del dittatore che hanno sconvolto il mondo intero. Il futuro della Libia può essere ambiguo, ma le recenti elezioni sono sicuramente un buon inizio.