Youm7 (30/05/2013). Numerosi esperti delle Nazioni Unite hanno denunciato le eccessive difficoltà e restrizioni affrontate dai cittadini iraniani nel correre per le elezioni presidenziali, lamentando soprattutto l’allontanamento di 30 donne dall’imminente competizione elettorale del 14 giungo, fatto che secondo le Nazioni Unite rappresenta una chiara violazione delle leggi internazionali sui diritti civili e politici. Le speranze delle candidate sono stati definitivamente gelate dai commenti dell’Ayatollah Mohamad Yazdi (vicino alle destra conservatrice) che ha bollato la partecipazione delle donne come contraria alla legge.
Dall’avvento della rivoluzione islamica nel 1979, l’Iran ha sempre respinto le candidate alla presidenza del paese, sebbene abbia permesso alle donne di sedere in parlamento.