Di Mohammad Krishan. AlQuds AlArabi (02/10/12). Traduzione di Alessandra Cimarosti.
La seguenti domande sono dirette al presidente siriano Bashar ElAssad. Domande sulle quali non hanno riflettuto abbastanza coloro i quali continuano a difenderlo o per paura, o per avidità, o per stupidità:
-“Dopo che sono morti più di 30.000 siriani, dopo che ne sono stati feriti altri e dopo che altri ancora, circa 100.000, sono fuggiti, qual è il numero di vittime che la spinge quotidianamente a controllare i suoi conti?”
-“Non crede che si sarebbe potuto evitare facilmente tutto ciò che è successo nel suo paese flagellato, se avesse messo da parte l’orgoglio e si fosse precipitato a chiedere scusa per quanto successo un anno e mezzo fa a Daraa?”
-“Perché ha consegnato persino le manifestazioni pacifiche nelle quali si urlava e ballava, a gruppi armati con armi di oltre oceano?”
-“Se come dice, la Siria vive nella resistenza e nell’opposizione da decenni, allora perché attacca solo ora ciò che definisce una cospirazione cosmica?”
-“A proposito di resistenza e opposizione, si ricorda quando ci fu uno scontro tra lei e gli israeliani?”
-“Dal momento che non fece sparare nemmeno un solo proiettile nel Golan occupato da oltre 45 anni, non è vergognoso ora ricorrere a bombardamenti su quartieri abitati, nel suo paese?”
-“Supponiamo che i gruppi terroristici armati siano la causa di questi attacchi aerei, cosa c’entrano le donne, le persone anziane, i bambini che finora sono stati vittime di uno scontro con il quale non avevano nulla a che fare?”
-“Non crea imbarazzo l’aver adottato gli stessi metodi degli israeliani con la demolizione delle case dei cittadini e il rastrellamento?”
-“Perché si è lasciato insultare per molti anni da Israele, mentre ha considerato le richieste di libertà del suo popolo come qualcosa da punire terribilmente?”
-“Non è vero che aveva relazioni ottime, anche a livello personale e familiare, con il Re saudita, l’Emiro del Qatar e il primo ministro turco? Come mai si sono tutti – e non solo loro – rivoltati contro di lei senza una ragione valida?”
[…]-“Supponiamo che ne esca vittorioso da tutto ciò, come governerà il popolo dopo tutto ciò che ha fatto e persa ogni stima da parte dei suoi figli?”
-“Cosa prova quando vede foto di massacri terribili e corpi di bambini uccisi, è vietato ai suoi figli questi giorni vedere la televisione?”
-“Partendo dal presupposto che tutte le vittime non siano stati uccisi da gruppi terroristi armati… non si è stati in grado di proteggere il popolo da una situazione così critica?”
Un’ultima domanda: “Quando ha intenzione di andarsene?”