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Cosa succede a Damasco?

Internazionale di Ferrara  venerdì 5 ottobre 2012

Dopo un’ analisi che non ha spiegato nulla che non sapessimo già della situazione siriana e cioè che il regime alawita con Assad e con il figlio Bashar ha creato una rete a propria difesa fatta di interessi economici, di micidiali servizi segreti e di una strategia politica che sventolava il terrore del fondamentalismo per tenere in scacco il paese intero, Anderson, giornalista del New Yorker chiede a
Salam Kawakibi dell’Arab Reform Initiative che cosa vuole l’opposizione siriana e cosa dovrebbe fare l’Occidente per la Siria. Incredibile !!!! Kawakibi guarda Anderson come dire “ non te lo immagini ? i siriani chiedono un intervento, da qualsiasi parte venga, per fermare la carneficina che ormai da un anno è sotto gli occhi di tutti “
Kawakibi continua sottolineando che una delle cause principali della degenerazione delle proteste in Siria è proprio l’indifferenza della comunità internazionale. Se nei primi mesi la protesta era più pacifica nonostante la repressione oggi la rivolta si è estesa anche alle città più legate al governo. Ogni minoranza si è sollevata, l’opposizione è frammentata e ogni gruppo ha dato una propria risposta all’indifferenza identitaria. Stampa e televisioni occidentali non hanno aiutato mostrando soltanto l’estremismo e sottolineando il pericolo jihadista rappresentato da mille elementi su centoventimila rivoluzionari.
Kawakibi vede proprio nell’ indifferenza della comunità internazionale una delle cause principali della degenerazione in atto. La popolazione siriana ormai non si aspetta più nulla dall’Occidente – afferma Kawakibi – l’unica cosa che possiamo chiedere è di prendere posizioni chiare e di abbandonare l’ipocrisia diplomatica. Applauso della sala che spera che l’appello di Kawakibi venga ascoltato annullato dal cinismo di Anderson che riporta tutti alla realtà dei fatti e cioè che l’estremismo esiste ed è un grosso problema e che fino a quando l’opposizione siriana non sarà unita essa non potrà confrontarsi con l’Occidente.
Ancora una volta dobbiamo ascoltare i consigli dello zio Sam ?

Enrica Schivardi