Algeria: un incidente ogni 20 minuti e un morto ogni 3 ore

El Watan (12/07/2012). “Non ho capito nulla, non ho visto arrivare niente fino a quando non ho sentito la morte venire verso di me”. Hafid, 35 anni, insegnante all’università di Algeri, è ancora sconvolto: “Ero sull’autostrada che porta a Bab Ezzouar, sulla fila destra, due macchine che andavano a tutta velocità mi hanno voluto sorpassare nello stesso momento. Era incredibile, nessuno dei due voleva rinunciare. Era della “chehna” (astio) gratuita. Ho dovuto rallentare, per paura di essere colpito, e in quel momento c’è stato lo scontro”. Le due vetture sono andate l’una contro l’altra e Hafid ha deviato dalla sua traiettoria e ha perso il controllo dell’auto. Nessun morto quel giorno, ma delle ferite per i tre conducenti e dei danni materiali che hanno pagato caro. Questo solo qualche giorno fa.

Una testimonianza di una banalità sconcertante. L’Algeria ha guadagnato il 3o posto nella classifica mondiale dei paesi in cui muoiono più persone per strada. Il fenomeno si amplia e diventa banale. La Gendarmeria nazionale segnala un aumento degli incidenti dell’11,58% quest’anno: 12.407 sinistri dal 1 gennaio al 30 giugno 2012, contro gli 11.119 dell’anno scorso nello stesso periodo, ossia una media di un incidente ogni 20 minuti sulle strade algerine. Un morto ogni 3 ore e un ferito ogni 15 minuti. Numeri impressionanti, che non rappresentano tutta la realtà dal momento che la Gendarmeria nazionale copre solo l’80% della rete stradale nazionale.

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