
Questi due assassini a sei mesi d’intervallo l’uno dall’altro hanno causato la caduta del primo governo gestito dagli islamisti di Ennahda, poi la paralisi dell’esecutivo attuale, accusato dall’opposizione di essere dietro a questi crinimini politici.
Le autorità avevano già indicato che dei membri di Ansar al Sharia avevano partecipato a questi assassini ma non avevano mai accusato l’organizzazione nel suo insieme. Fino ad ora, tra l’altro, il governo tunisino si era rifiutato di tacciare l’organizzazione come “terrorista”, motivo per il quale l’opposizione aveva accusato Ennahda di essere “lassista” nei confronti del gruppo diretto da un veterano di al Qaeda, il tunisino Abu Iyadh.
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