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Siria: vignettista Akram Raslan morto sotto tortura in carcere

(Elaph). Attivisti siriani hanno confermato la notizia della morte sotto tortura in un carcere dell’artista e fumettista Akram Raslan, 41 anni, da parte delle forze governative siriane.

Radif Mustafa, avvocato e attivista per i diritti umani ha affermato che “senza il minimo dubbio Akram Raslan è stato ucciso sotto tortura. Si tratta dunque di un nuovo crimine contro l’umanità”.

Ha poi aggiunto: “Questo crimine non è il primo e non sarà l’ultimo nel suo genere”. Radif Mustafa ha anche fatto appello alla comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità e a ricorrere alla giustizia sancita dal diritto internazionale umanitario.

Anche il Centro per i Diritti Umani del Golfo ha riportato che Raslan è morto per le ferite a causa della tortura subita, poco dopo il suo arresto nel 2012 da parte delle forze di sicurezza siriane nella città di Hama, citando un testimone oculare che ha visto l’artista in un letto d’ospedale proprio di quella città.

I servizi di sicurezza lo avevano rinchiuso in una prigione dopo che l’artista aveva pubblicato vignette politiche critiche verso il regime di Assad, sulla sua pagina di Facebook. I suoi familiari, amici e colleghi non lo hanno più sentito da allora.